Alimentazione e cancro: alcuni risultati

Molti studi hanno esaminato la possibilità che specifici componenti alimentari o sostanze nutritive siano associate a incrementi o diminuzioni del rischio di cancro. Gli studi sulle cellule tumorali eseguiti in laboratorio e quelli sui modelli animali hanno talvolta fornito prove che certi composti isolati possono essere cancerogeni (o, al contrario, hanno un’attività antitumorale).

Ma, con poche eccezioni, gli studi sulla popolazione umana non hanno ancora dimostrato definitivamente che un certo componente alimentare causa o protegge dal cancro. A volte i risultati di studi epidemiologici che confrontano le diete di persone con o senza cancro hanno indicato che le persone con o senza cancro differiscono nella loro assunzione di un particolare componente alimentare.

Tuttavia, questi risultati mostrano solo che la componente alimentare è associata a un cambiamento del rischio di cancro, non che il componente alimentare è responsabile o causa la variazione del rischio. Ad esempio, i partecipanti allo studio con e senza cancro potrebbero differire in altri modi oltre alla loro dieta, ed è possibile che qualche altra differenza rappresenti la differenza importante.

Quando da uno studio epidemiologico emerge un’evidenza che un componente alimentare è associato ad un rischio ridotto di cancro, è possibile eseguire uno studio randomizzato (chiamato trial) per verificare questa possibilità. L’assegnazione casuale ai gruppi dietetici garantisce che tutte le differenze tra le persone che hanno ricevuto elevate o basse assunzioni di una sostanza nutritiva sono dovute alla quantità di sostanza nutritiva piuttosto che ad altre differenze non rilevate.

Molti di questi studi sono in corso, incluso lo studio EPIC (European Prospective Investigation in Cancer and Nutrition) che è il più grande studio della dieta e sul cancro effettuato fino ad oggi – insieme al China Study, i cui risultati sono illustrati nel’omonimo libro del Dr. Campbell – e coinvolge oltre 500.000 persone provenienti da dieci paesi europei che vengono seguiti da molti anni.

La dieta può anche influire direttamente sul rischio del cancro. Alcuni alimenti – come carni trasformate e carni rosse e cibi conservati sotto sale – possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro. Mentre altri – come frutta, verdura e alimenti ad alto contenuto di fibre – possono ridurre il rischio di cancro. Gli scienziati hanno studiato, inoltre, molti additivi, nutrienti e altri componenti dietetici per cercare le possibili associazioni con il rischio di cancro. Questi includono:

Alcool

Anche se il vino rosso è stato sospettato ridurre il rischio di cancro, in realtà non vi è alcuna prova scientifica per una simile associazione. Inoltre, l’alcool è una causa nota di cancro. Il consumo di bevande alcoliche pesanti – oppure regolare – aumenta il rischio di sviluppare tumori della cavità orale (escluse le labbra), della faringe (gola), della laringe, dell’esofago, del fegato, del seno, del colon e del retto. Il rischio di sviluppare il cancro aumenta con la quantità di alcool che una persona beve.

Antiossidanti

Gli antiossidanti sono sostanze chimiche che bloccano l’attività di altri prodotti chimici, noti come radicali liberi, che possono danneggiare le cellule. La ricerca di laboratorio e sugli animali ha dimostrato che gli antiossidanti esogeni possono aiutare a prevenire i danni causati dai radicali liberi associati allo sviluppo del cancro, ma la ricerca negli esseri umani non ha dimostrato in modo convincente che l’assunzione di integratori antiossidanti può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare o morire di cancro. Alcuni studi hanno anche mostrato un aumento del rischio di alcuni tumori.

Dolcificanti artificiali

Sono stati condotti studi sulla sicurezza di alcuni dolcificanti artificiali, tra cui saccarina, aspartame, acesulfame potassio, sucralosio, neotame e ciclamato. Non vi sono prove evidenti che i dolcificanti artificiali commercialmente disponibili siano associati al rischio di cancro negli esseri umani. Due studi pubblicati da un gruppo di ricercatori italiani hanno suggerito che dosi estremamente elevate di aspartame potrebbero aumentare il rischio di alcuni tumori associati al sangue (leucemie e linfomi) nei ratti.

Calcio

Il calcio costituisce un minerale essenziale che può essere ottenuto dagli alimenti e dagli integratori. I risultati della ricerca supportano complessivamente una relazione tra assunzioni più elevate di calcio e riduzione dei rischi del cancro del colon-retto, ma i risultati degli studi non sono sempre stati coerenti. Inoltre, non è chiaro se esiste una relazione tra l’aumento del calcio e il rischio ridotto di altri tumori, come il cancro al seno e ovarico. Alcune ricerche, inoltre, suggeriscono che un elevato apporto di calcio può aumentare il rischio di cancro alla prostata nei maschi.

Carne carbonizzata

Quando la carne muscolare – tra cui la carne bovina, la carne di maiale, il pesce e il pollame – viene cotta usando metodi ad alta temperatura, si formano alcune sostanze chimiche dannose, denominate ammine eterocicliche (HCA) e idrocarburi aromatici policiclici (PAH). L’esposizione ad alti livelli di HCA e PAH può causare il cancro negli animali. Perciò, si sospetta che ciò causi il cancro anche nell’uomo.

Verdure crocifere

Le verdure crucifere – cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo nero, cavolo rosso, cavolo riccio, cavolini di Bruxelles, broccoli, cime di rapa, senape, ravanello, rucola e rafano – contengono sostanze chimiche noti come glucosinolati, che si suddividono in diversi composti che vengono studiati per eventuali effetti anticancro. Alcuni di questi composti hanno mostrato effetti antitumorali nelle cellule e negli animali, ma i risultati degli studi con gli esseri umani sono stati meno chiari.

Vitamina D

La vitamina D aiuta il corpo a utilizzare calcio e fosforo per produrre ossa e denti forti. Viene ottenuta principalmente attraverso l’esposizione della pelle alla luce solare, ma anche da alcuni alimenti e integratori alimentari. Studi epidemiologici nell’uomo hanno suggerito che assunzioni elevate di vitamina D o livelli superiori di vitamina D nel sangue possono essere associati ad un rischio ridotto di cancro del colon-retto, ma i risultati degli studi randomizzati non sono stati conclusivi a riguardo.

Aglio e Tè

Alcuni studi hanno suggerito che il consumo di aglio potrebbe ridurre il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro, in particolare i tumori del tratto gastrointestinale, ma l’evidenza in tal senso non è definitiva. Il tè, invece contiene composti polifenolici – in particolare catechine – che sono degli antiossidanti. Sono stati condotti pochi studi epidemiologici che esaminano l’associazione tra consumo di tè e rischio di cancro, ed i loro risultati sono stati per giunta inconcludenti.



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