Non esiste una frequenza cardiaca a riposo “normale” per gli esseri umani. Ogni individuo ha un numero che è “solito” per lui o per lei. La frequenza cardiaca è regolata dall’attività del cervello, dal sistema ormonale e dallo stato di forma del sistema cardiovascolare.
Quel che è più importante, dunque, è come la frequenza cardiaca – cioè il numero di battiti al minuto del cuore – cambia nel tempo. La raccomandazione più importante è monitorare con precisione le frequenze cardiache “a riposo” con una certa regolarità. La misura ogni giorno può fornire dati che, se ben usati, possono aiutarti a monitorare accuratamente la salute e la forma fisica.
Questa misura sorprendentemente semplice è molto significativa per tutti, non solo per gli atleti o per i malati. La frequenza cardiaca “a riposo” – cioè quella più bassa nel corso di una giornata – è un parametro facilmente misurabile della salute e della forma fisica complessiva di una persona. Ciò di solito viene fatto meglio al mattino appena svegliati ma non ancora scesi dal letto.
Infatti, nel corso della giornata la frequenza cardiaca è estremamente variabile e può salire o diminuire, ad es., con fattori ambientali come il caldo o il freddo, gli alimenti che contengono stimolanti come la caffeina o depressivi come l’alcool, con lo stare in piedi piuttosto che sdraiati o seduti, etc. Può anche aumentare se si ha la febbre o una tiroide iperattiva, se si prendono farmaci o droghe, e per lo stress e l’ansia. Per non parlare di quando si fa esercizio fisico, o anche semplicemente si cammina.
Anche i pasti possono influire sulla frequenza cardiaca, e farla aumentare ad es. di 20-30 bpm o più per circa un paio d’ore. Sebbene mangiare e digerire inneschino il rilascio di ormoni che possono aumentare la frequenza cardiaca, tali effetti sono limitati quando si mangia un pasto piccolo o di dimensioni medie. Pasti più grandi, tuttavia, possono causare una maggiore diffusione di tali ormoni, aumentando in maniera significativa ed a lungo la frequenza cardiaca dopo un pasto.
Inoltre, i pasti di grandi dimensioni possono contenere elevate quantità di grassi, che possono aumentare la frequenza cardiaca impedendo all’interno delle proprie arterie di funzionare correttamente. I pasti abbondanti causano anche un grande afflusso di zuccheri che accrescono i livelli di insulina nell’organismo, aumentando così la propria frequenza cardiaca ed impedendo il rilassamento delle arterie del cuore che invece si verifica tipicamente dopo un pasto.
La tua frequenza cardiaca, d’altra parte, può aumentare dopo aver consumato alimenti contenenti caffeina, come caffè, tè, bevande energetiche, cacao, cioccolato, bibite e alcune caramelle. Poiché alcuni di questi alimenti possono essere usati quali ingredienti in altri piatti, è bene informarsi sugli ingredienti se siete sensibili alla caffeina. Anche la capsaicina – il composto che rende piccante il peperoncino – provoca dei temporanei aumenti della frequenza cardiaca dopo un pasto.
Perciò, i modi che di solito vengono raccomandati per l’utilizzo della frequenza cardiaca come misura della forma fisica e/o del sovrallenamento è misurarla ogni mattina non appena svegliati (prima di scendere dal letto) e, dopo gli allenamenti o l’esercizio fisico, misurarla subito dopo l’allenamento e poi di nuovo dopo 3 o 5 minuti più tardi, per vedere quanto rapidamente cala.
Infatti, la mattina la frequenza cardiaca dovrebbe rimanere relativamente uguale ai giorni precedenti o addirittura calare via via che la tua forma fisica migliora, ed in tal caso anche la frequenza elevata dopo un l’allenamento dovrebbe iniziare a calare notevolmente in pochi minuti. Quanto rapidamente dipende dall’intensità dell’allenamento e dal vostro stato di forma.
Se la frequenza cardiaca del mattino inizia a salire durante la giornata o la tua frequenza dopo l’esercizio fisico rimane elevata, allora hai un qualche fattore che la influenza. Esso potrebbe essere la disidratazione, l’affaticamento, l’allenamento, lo stress della vita, o una qualsiasi combinazione di fattori simili.