Per quanto possa apparire banale, una bilancia è accurata – ovvero fornisce un peso vicino a quello reale –se è ben calibrata. La calibrazione, inoltre, dovrebbe essere ripetuta periodicamente per compensare le alterazioni nella misurazione dovute, ad esempio, all’usura dei componenti.
Non esiste, purtroppo, nessuna garanzia che una singola bilancia pesapersone a moneta di una determinata farmacia – magari quella sotto casa nostra – sia calibrata in modo soddisfacente, o comunque migliore della nostra bilancia da bagno, meccanica o digitale che sia. Tanto meno avrebbe senso fare un discorso più generale, dal momento che in genere ogni singola bilancia fa caso a sé.
Si noti che questo non è un problema che riguarda solo le bilance delle farmacie. Una valutazione di 233 bilance usate negli Stati Uniti da centri di assistenza sanitaria, diabetologia, endocrinologia e perdita di peso ha rilevato che più di un quarto delle bilance erano più imprecise di 0,9 kg quando sono state testate con un peso standard di 45,5 kg. A 113,6 kg, circa una bilancia su cinque era imprecisa di più di 2,7 kg, pari al 2,4% od a circa 1 unità di massa corporea (BMI).
Ciò non deve stupire. Infatti, l’inaccuratezza massima di una bilancia – ovvero la differenza massima tra valore misurato e valore reale della grandezza – è indicata dalla sua classe di precisione. Come chiunque può verificare con una ricerca su Internet, una tipica bilancia medica a colonna (costo 250 euro o più) ha una classe di precisione III. Ciò, però, è falsamente rassicurante.
Nota la classe di precisione di uno strumento, non è difficile determinarne l’errore assoluto massimo. Infatti, quest’ultimo è pari a (Cp x P)/100, dove Cp è la classe di precisione e P è la portata. Quindi, per una tipica bilancia medica, l’errore massimo assoluto nella misura – cioè rispetto al peso reale della persona pesata – è pari a 3 x 200 kg / 100 = 6 kg! Ciò non significa che una bilancia medica non sia ben calibrata quando la compriamo, ma può perdere la calibrazione col tempo.
Da un punto di vista pratico, la classe di precisione III fa sì che non vi potete “lamentare” di una bilancia pesapersone se “sbaglia” di meno di 6 kg. Dunque, non vi è ragione di pensare che le bilance a moneta delle farmacie siano più accurate – o che garantiscono un errore massimo assoluto minore – delle bilance mediche. E ciò sembra confermato da una rapida ricerca su Internet, con molte persone che lamentano discrepanze di circa 3 kg rispetto alla bilancia di casa.
Perciò, avrete forse capito che, se una bilancia non è nuova, è bene non fidarsi più di tanto della sua accuratezza, indipendentemente dal fatto che si tratti di una bilancia medica, di una bilancia a moneta di una farmacia oppure di una bilancia in vendita sul mercato a caro prezzo (le persone tendono ad associare a un prezzo alto una qualità maggiore, ma la realtà è spesso diversa).
La conclusione è che non vi è affatto la certezza che la bilancia della farmacia sotto casa vostra – o un’altra che preferite – specie se non nuovissima, sia più accurata della vostra bilancia da bagno. Ciò non significa affatto che le bilance a monete delle farmacie siano inutili, ma soltanto che non sono utili nel senso in cui normalmente si pensa. Illustriamo brevemente cosa intendiamo dire.
Di solito uno va in una farmacia, si pesa e trova un valore che è diverso da quello fornito dalla propria bilancia di casa, e conclude che la prima è più precisa (o meno precisa) della propria, e si “arrende”. Invece, egli dovrebbe andare in altre farmacie e pesarsi anche in queste.
Alla fine, se egli riportasse su un grafico i valori del proprio peso forniti, nello stesso giorno, dalle varie bilance (diamo per scontato che si facciano prima le opportune correzioni per sottrarre il peso di ciò che si indossa durante la pesata: vestiti, scarpe, occhiali, etc.), scoprirebbe una certa dispersione di valori intorno a un valor medio, che in genere è molto più vicino al peso reale della persona che non la pesata di una singola bilancia. Quindi, il segreto è fare una media “furba”!
Abbiamo scritto “furba” perché, in realtà, alcune delle bilance usate potrebbero essere del tutto inaccurate, magari perché hanno perso di brutto la calibrazione. Il grafico di dispersione delle misure ci mostrerà i loro valori molto lontani dal gruppo delle altre misure, per cui le possiamo considerare “sballate” e di conseguenza scartare. La media verrà quindi fatta sulle rimanenti.
Dunque, se dobbiamo determinare il nostro peso reale al fine di calibrare la bilancia di casa (che possiamo ad es. acquistare con un buon rapporto qualità / prezzo qui), quello descritto può essere un metodo utile, anche se è bene fare attenzione ai dettagli: camminando da una farmacia all’altra, probabilmente perderemo cambieremo peso per disidratazione o per aver mangiato o bevuto qualcosa. Pertanto, se un giorno ci misuriamo in 5 farmacie (1, 2, 3, 4 e 5), possiamo ripetere la misurazione ad es. il giorno successivo, ma in ordine diverso: 5, 4, 3, 2, 1.