Come curare l’ipocondria da soli

L’ipocondria – o ansia per la salute – è l’eccessivo preoccuparsi della propria salute, fino al punto da provocare un grande disagio ed impattare sulla propria vita quotidiana. La maggior parte di noi si preoccupa solo di tanto in tanto della propria salute e alcuni di noi devono gestire delle gravi condizioni mediche. Ma per alcuni, le preoccupazioni per la salute diventano schiaccianti e un problema in sé.

Alcune persone ipocondriache hanno una condizione medica di cui si preoccupano eccessivamente. Altre hanno sintomi inspiegabili dal punto di vista medico – come il dolore al petto o le emicranie, che talvolta possono essere il segnale di una grave malattia – dei quali si preoccupano nonostante la rassicurazione del medico. Altre ancora possono essere permanentemente ansiose per la loro salute futura, preoccupandosi di cose come: “cosa succede se ho il cancro o malattie cardiache?”

Gli ipocondriaci possono cadere in uno dei due estremi: cercare costantemente informazioni e rassicurazioni (per es., con la ricerca ossessiva di malattie su Internet, la prenotazione di frequenti visite mediche ed esami che non trovano problemi; evitare l’argomento (ad es. programmi di medicina in TV, appuntamenti con medici di famiglia, etc.). Nessuno di questi comportamenti è utile e occorre affrontarli se volete rompere il circolo vizioso dell’ansia per la salute.

Se controllate costantemente il vostro corpo per individuare i segni di qualche malattia – come un rash o un pomfo – alla fine troverete qualcosa. Spesso non sarà nulla di grave: potrebbe essere un cambiamento naturale del corpo, o si potrebbero erroneamente interpretare i segnali di ansia (ad es. l’aumento della frequenza cardiaca e la sudorazione) come i sintomi di una grave condizione. Tuttavia, la scoperta tende a provocare una grande ansia e ti farà controllare ancora di più.

Potresti avere bisogno di rassicurazione da medici, amici e familiari. Ma il sollievo da tale rassicurazione può essere di breve durata, o si può smettere di crederci. La ricerca della rassicurazione mantiene i sintomi nella tua mente e di solito ti fa sentire peggio. Quando i sintomi fisici sono innescati o aggravati dalle preoccupazioni, ciò provoca ancora più ansia, che peggiora i sintomi. La preoccupazione eccessiva può portare anche ad attacchi di panico o a depressione.

Se dunque il medico ha stabilito che soffri di ipocondria e non esiste una grave causa di tutti i sintomi che si potrebbero avere, dovrebbe indagare se hai un problema – come il disturbo della depressione o dell’ansia – che può causare o peggiorare i sintomi. Se questo è il caso, potrebbe suggerirti una terapia psicologica e potresti beneficiare di farmaci antidepressivi.

Se invece questo non è il tuo caso, il medico dovrebbe aiutarti a diventare meno preoccupato per la tua salute. Potresti scoprire che i consigli del tuo medico di famiglia e le risorse di auto-cura sono tutto quello di cui hai bisogno per iniziare a sentirti meglio o potresti ancora trarre vantaggio da un referente per la terapia psicologica, in particolare la terapia comportamentale cognitiva.

Quest’ultima, infatti, è un trattamento efficace per molte persone con l’ipocondria. Consiste nel lavorare con un terapista addestrato per identificare i pensieri e le emozioni che sperimentate e le cose che fate per affrontarle insieme, allo scopo di cambiare pensieri e comportamenti malsani che creano l’ansia per la salute. Questa terapia guarda come cambiare il modo in cui interpretare i sintomi, per incoraggiare una visione più equilibrata e realistica della propria condizione.

Tuttavia, la terapia comportamentale cognitiva non è il miglior trattamento per tutti gli ipocondriaci. Alcune persone possono trarre maggiore vantaggio da una terapia psicologica diversa, come ad esempio la terapia focalizzata sul trauma o una psicoterapia che aiuterà una particolare condizione psicologica. È necessaria dunque una valutazione accurata per selezionare il trattamento giusto per te e per il tuo problema. Quindi, se necessario, dovresti rivolgerti a uno specialista di salute mentale.

C’è molto che puoi fare anche per aiutarti da solo, se non vuoi rivolgerti a uno specialista di salute mentale. Un buon primo passo sarebbe quello di leggere alcuni opuscoli sull’argomento, che puoi cercare e scaricare da Internet. In rete, infatti, ci sono molte guide di auto-cura disponibili. Esse forniscono consigli ed esercizi che potete provare: ad esempio, come tenere un diario delle proprie preoccupazioni e dei sintomi e come contrastarli con un pensiero realistico e razionale.

La cura dell’ipocondria, non avviene immediatamente. Ci vuole tempo, sforzo e impegno a cambiare la propria vita per il meglio. Tuttavia, con terapia, farmaci (se necessari) e cambiamenti positivi di stile di vita, puoi allenare la tua mente a utilizzare i suoi poteri curativi per il bene e non per il male. Possono essere utili, ad esempio, l’esercizio fisico e la riduzione dello stress (per come prevenire lo stress e l’ansia rimandiamo ai relativi articoli che trovate in questo sito).

Se ti ritrovi spesso a cercare su un motore di ricerca dei sintomi fisici per scoprire quali sono le possibili cause, non lo fare più. Internet è pieno di informazioni sugli scenari peggiori che probabilmente non avete e ti farà solo preoccuparti di più. Il termine comune per questo comportamento è cybercondria. Se ti trovi online, prendi l’abitudine di sostituire la ricerca del sintomo con ad es. il nome di un animale che inizia con la stessa lettera e cerca di imparare dei fatti interessanti su di esso.

Fra i cambiamenti di stile di vita che possiamo consigliare, vi è il praticare presso un centro specializzato lo yoga, che ti aiuterà con i suoi esercizi a prevenire i dolori muscolari ed altri sintomi che possono scatenare preoccupazioni ossessive. Inoltre ti aiuterà a imparare come controllare i sintomi dell’ansia quali una rapida frequenza cardiaca e la mancanza di respiro, insegnandoti delle tecniche di respirazione controllata e, in generale, rafforzando il tuo fisico e il tuo sistema cardiovascolare.



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