Come curare la clamidia

La clamidia è una delle più comuni infezioni trasmesse sessualmente. Passa da una persona all’altra attraverso il sesso non protetto (cioè senza preservativo) e risulta essere particolarmente comune fra gli adolescenti ed i giovani adulti sessualmente attivi.

Quasi 7 persone su 10 cui viene diagnosticata questa condizione hanno meno di 25 anni di età. Se dunque hai meno di 25 anni e sei sessualmente attivo, ti consigliamo di fare l’esame per la clamidia ogni anno oppure quando cambi il partner sessuale. La maggior parte delle persone con la clamidia, infatti, non si accorgono dei sintomi e non sanno neppure di averla.

Se si sviluppano sintomi, si può notare: dolore durante la minzione; fuoriuscite insolita dalla vagina, dal pene o dal retto; nelle donne, dolore alla pancia, sanguinamento durante o dopo il sesso e sanguinamento tra i cicli mestruali; negli uomini, dolore e gonfiore nei testicoli. Se pensi di avere dei sintomi della clamidia, parlane con il tuo medico generico per richiedere un esame.

La clamidia è un’infezione batterica. I batteri vengono di solito diffusi attraverso il sesso o il contatto con fluidi genitali infetti (seme o liquidi vaginali). La clamidia non viene diffusa baciando, abbracciando, condividendo bagni o asciugamani, piscine, sedili per WC, bicchieri, piatti e posate, perché i batteri non possono sopravvivere al di fuori del corpo umano per molto tempo.

È dunque possibile contrarre la clamidia attraverso: sesso vaginale, anale o orale non protetto; condividendo giocattoli sessuali che non vengono lavati o coperti da un nuovo preservativo ogni volta che vengono utilizzati; contatto dei tuoi genitali con i genitali del tuo partner, per cui puoi prenderla anche se non c’è penetrazione, orgasmo o eiaculazione.

Sebbene la clamidia non causi di solito dei sintomi e possa di  solito essere curata con un breve ciclo di antibiotici, può diventare un problema più serio se non viene trattata presto. In tal caso, infatti, l’infezione può diffondersi in altre parti del corpo e portare a problemi di salute a lungo termine, quali la malattia infiammatoria pelvica, l’epididimo-orchite (ovvero un’infiammazione dei testicoli) e perfino l’infertilità. Può anche talvolta causare la cosiddetta artrite reattiva.

La clamidia può venire in genere trattata con degli antibiotici. Più del 95% delle persone guariscono da questa malattia se prendono correttamente i loro antibiotici. Il medico può prescriverteli una volta che i risultati degli esami di laboratorio  hanno confermato che hai la clamidia. Ma se è molto probabile che tu abbia l’infezione, il trattamento può essere iniziato subito.

Se il medico è preoccupato per le complicanze della clamidia può prescrivere un ciclo lungo di antibiotici. Alcune persone sperimentano effetti collaterali durante il trattamento, ma di solito sono lievi. Gli effetti collaterali più comuni includono il dolore alla pancia, la diarrea, il malessere e la secchezza vaginale nelle donne. Non dovresti avere sesso – incluso il sesso vaginale, orale o anale, anche con un preservativo – finché tu e il tuo partner non avete completato il trattamento.

In particolare, le persone con clamidia dovrebbero astenersi dall’attività sessuale per 7 giorni dopo gli antibiotici a dose singola o fino al completamento di un ciclo di 7 giorni di antibiotici, per evitare la diffusione dell’infezione ai partner. È importante prendere tutto il ciclo di farmaco prescritto. I farmaci per la clamidia non devono essere condivisi con nessuno.

I farmaci non ripareranno alcun danno permanente fatto dalla malattia. Inoltre, se i vostri sintomi continuano per più di un paio di giorni dopo l’inizio del trattamento, tornate dal medico curante per essere rivalutati. I neonati infetti da clamidia possono sviluppare una congiuntivite e/o una polmonite, ed anche nei neonati l’infezione in questione può essere trattata con antibiotici.

Le donne le cui aree sessuali non sono state trattate in modo adeguato risultano ad alto rischio di reinfezione. Avere diverse infezioni da clamidia nel tempo aumenta il rischio di gravi complicazioni della salute riproduttiva. Le donne e gli uomini con la clamidia dovrebbero pertanto venire riesaminati dal medico circa tre mesi dopo il trattamento di un’infezione iniziale, a prescindere dal fatto che credano che i loro partner sessuali siano stati curati con successo.



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