Come curare la schizofrenia

La schizofrenia è una grave condizione di salute mentale a lungo termine (ovvero, cronica) che provoca una serie di sintomi psicologici. I medici spesso la descrivono come un tipo di psicosi. Ciò significa che la persona può non essere sempre in grado di distinguere i propri pensieri e idee dalla realtà.

I sintomi della schizofrenia includono: allucinazioni (ascoltare o vedere cose che non esistono); illusioni (credenze insolite non basate sulla realtà); pensieri inquieti basati su allucinazioni o illusioni; cambiamenti nel comportamento. Alcune persone pensano che la schizofrenia provochi una “personalità divisa” o un comportamento violento, ma ciò non rappresenta la realtà: la causa di qualsiasi comportamento violento risiede, solitamente, nell’abuso di droga o di alcol.

La causa esatta della schizofrenia è sconosciuta. Tuttavia, la maggior parte degli esperti crede che la condizione sia causata da una combinazione di fattori fisici, genetici, psicologici e ambientali. Si pensa che alcune persone siano più vulnerabili allo sviluppo della schizofrenia e alcune situazioni possano innescare tale condizione. Alcune persone possono essere inclini alla schizofrenia e un evento di vita stressante o emotivo potrebbe scatenare un episodio psicotico.

La schizofrenia viene di solito trattata con una combinazione di farmaci e terapie adattate a ciascun individuo: nella maggior parte dei casi, farmaci antipsicotici e terapia comportamentale cognitiva. Le persone con schizofrenia ricevono solitamente aiuto da una equipe di salute mentale presso strutture pubbliche, la quale offre un supporto e un trattamento adeguato. Questa condizione richiede un trattamento duraturo, anche quando i sintomi si sono ridotti.

I farmaci rappresentano la pietra angolare del trattamento della schizofrenia ed, in particolare, i farmaci antipsicotici sono quelli più comunemente prescritti. Essi mirano a controllare i sintomi agendo sulla dopamina, che è un neurotrasmettitore del cervello. L’obiettivo del trattamento con farmaci antipsicotici è quello di riuscire a gestire efficacemente i sintomi alla dose più bassa possibile. Lo psichiatra può dunque provare diversi farmaci, dosi o combinazioni nel corso del tempo per ottenere alla fine il risultato desiderato.

Anche altri farmaci possono aiutare, come ad es. antidepressivi o farmaci anti-ansia. Possono però occorrere diverse settimane perché si noti un miglioramento. Poiché i farmaci per la schizofrenia possono causare gravi effetti collaterali, le persone con schizofrenia possono essere riluttanti a prenderli. La disponibilità a cooperare può influenzare la scelta del farmaco.

Ad esempio, per qualcuno che faccia resistenza all’assunzione di farmaci possono essere necessarie iniezioni invece che il prendere una pillola. Ad ogni modo, i nuovi farmaci psicotici di seconda generazione sono oggi generalmente preferiti proprio perché presentano un rischio minore di gravi effetti collaterali neurologici (frequenti e potenzialmente significativi, tra cui la possibilità di sviluppare un disturbo di movimento) rispetto agli antipsicotici di prima generazione.

Molte persone si riprendono dalla schizofrenia, anche se possono avere periodi in cui i sintomi si ripresentano, ovvero delle ricadute. Il sostegno e il trattamento possono contribuire a ridurre l’impatto che la condizione ha sulla vita quotidiana. In effetti, se la schizofrenia viene ben gestita – ad es. riconoscendo i segni di un episodio acuto, prendendo i farmaci come prescritto e parlando con gli altri della propria condizione – è possibile ridurre la probabilità di gravi ricadute.



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