La varicella è una malattia comune – provocata dal virus Varicella zoster – che colpisce soprattutto i bambini e provoca un exploit di prurito e macchie. La maggior parte dei bambini ha la varicella, prima o poi. Può verificarsi anche negli adulti che non l’hanno avuta quando erano bambini.
Di solito la varicella è una malattia lieve e si risolve in una settimana o giù di lì, ma può essere pericolosa per alcune persone, come ad esempio le donne in gravidanza, i neonati e le persone con un sistema immunitario indebolito. La varicella è contagiosa fino a quando tutte le vesciche sono andate via, il che di solito succede circa cinque o sei giorni dopo l’eruzione cutanea.
In Italia, dato che la vaccinazione contro la varicella è raccomandata dall’Istituto Superiore di Sanità ma è facoltativa, si verificano epidemie annuali di varicella, con incidenza massima in primavera. Il 90% dei casi notificati riguarda bambini e ragazzi fino a 14 anni. I dati mostrano che ogni anno la varicella interessa il 5% circa della popolazione di questa fascia di età. I sintomi della varicella iniziano da una a tre settimane dopo essere stati infettati.
Il sintomo principale è un exploit che si sviluppa in tre fasi: macchie rosse sollevate si sviluppano sul viso o sul petto prima di diffondersi in altre parti del corpo; nelle ore seguenti o il giorno successivo, si sviluppano vesciche molto pruriginose e piene di liquidi; dopo qualche altro giorno, le bolle si asciugano e si sciolgono per formare una crosta, che va poi via gradualmente da sola in una settimana o due.
L’eruzione cutanea di varicella si presenta di solito 2-3 giorni dopo i primi sintomi. Il periodo di incubazione del virus è di circa 14-16 giorni, per cui non si è consapevoli dell’infezione subito dopo che sei stato con qualcuno con il virus. Essa è infettiva da 1-2 giorni prima che vi sia l’eruzione. Fra i sintomi vi sono anche grave affaticamento, perdita di appetito e malessere generale.
La varicella di solito può essere curata a casa, e ciò allo scopo di alleviare i sintomi. Non c’è infatti una cura, ma alcuni trattamenti possono aiutare ad alleviare i sintomi mentre il corpo combatte l’infezione. La maggior parte delle persone, comunque, si sentono meglio entro una settimana o giù di lì. Parlate con un farmacista o un medico curante se non siete sicuri di cosa prendere.
Si può utilizzare il paracetamolo per alleviare la febbre e il disagio. Non usate invece antidolorifici anti-infiammatori, come l’ibuprofene, in quanto possono talvolta rendere molto malate le persone con varicella e non date l’aspirina a un bambino sotto i 16 anni, perché può essere pericolosa per loro. Usate lozioni, creme idratanti o gel di raffreddamento per alleviare il prurito. Leggete sempre il foglietto fornito con la medicina per verificare se è adatta e quanto potete prenderne.
Toccare la pelle piuttosto che grattarla è importante per evitare graffi, perché questi possono portare a ulteriori problemi: essi, infatti, possono aumentare le probabilità che la pelle sia infettata da batteri e ciò potrebbe causare delle cicatrici. Bevete inoltre molti liquidi per rimanere idratati. Dovreste anche prendere degli opportuni provvedimenti per fermare la diffusione della varicella, come stare lontano dalla scuola o dal lavoro fino a quando l’ultima bolla non è andata via.
La varicella, infatti, è causata da un virus che si diffonde molto facilmente alle persone che non l’hanno avuto prima. Se l’hai già avuto, di solito sei immune a vita. L’infezione è diffusa dal fluido contenuto nelle vesciche e dalle goccioline di tosse o dagli starnuti di chi ha l’infezione. Occorre quindi guardarsi da superfici contaminate, oggetti contaminati (come giocattoli o biancheria da letto), ed evitare di stare nella stessa stanza di una persona infetta per 15 minuti o più.
Può quindi aiutare tenere le unghie corte e pulite, sfiorare la pelle o bagnarla con acqua fresca o tiepida invece di graffiarla, indossare guanti di cotone la notte, indossare abiti di cotone liscio. L’acqua è migliore di bevande zuccherate, gassate o acide, soprattutto se avete macchie di varicella in bocca. Evitate anche cibi taglienti, duri, salati o speziati che possono irritare la bocca.
Un metodo naturale per curare i sintomi della varicella è cuocere un po’ di farina d’avena in acqua finché diventa morbida. Diffondete uno strato di farina d’avena cotta su tutte le eruzioni cutanee e lasciatelo lì. La farina d’avena istantaneamente raffredda la pelle infiammata e allevierà il prurito. Aiuterà anche a asciugare rapidamente le vesciche ed a guarirle eliminando l’infezione. Applicate questo rimedio ogni volta che si desidera mantenere il prurito a bada.
Può essere anche utile ricorrere allo scopo al neem, usato fin da tempo sconosciuto per curare tutti i tipi di infezioni e malattie della pelle. Le sue potenti proprietà antivirali in tempi brevi sradicano l’infezione e avviano il processo di guarigione, mentre le sue proprietà anti-infiammatorie portano notevole sollievo nel prurito. Mettete a bollire una pentola d’acqua e aggiungetevi un bel po’ di foglie di neem. Dopo 5 minuti spegnete e bagnate la pelle con quest’acqua una volta fredda.