I contacalorie – noti anche come fitness tracker” – sono degli apparecchi indossabili che forniscono la motivazione necessaria per mantenersi in forma tramite una maggiore attività fisica, magari anche “cardio”, cioè a frequenze cardiache tali da avere effetti benefici sul sistema cardiovascolare.
Il primo contatore di calorie è stato inventato nel 1977, e da allora per molte persone sono lo strumento giusto per aiutarle a raggiungere i propri obiettivi di allenamento o di forma fisica. In un laboratorio, i ricercatori possono contare su attrezzature di monitoraggio altamente specializzate come un elettrocardiografo, che misura la frequenza cardiaca e il “carrello metabolico” – che misura lo scambio di ossigeno – per poter calcolare le calorie bruciate da una persona.
I fitness tracker hanno diversi sensori elettronici all’interno. Questi sensori sono necessari per monitorare l’ambiente in cui si trova l’apparecchio e lo stato di forma dell’utilizzatore. Ma come funzionano i contacalorie? Come fanno i fitness tracker a misurare le calorie bruciate?
Misurare le calorie bruciate è un compito piuttosto difficile. La maggior parte dei dispositivi utilizza sensori di accelerazione e sensori di frequenza cardiaca aggiuntivi per calcolare le calorie utilizzate da chi indossa l’apparecchio. Ma, a causa della differenza biologica di ogni persona e del movimento individuale, l’accuratezza è per la maggior parte delle volte non superiore al 15%.
La precisione di rilevazione della frequenza cardiaca dei dispositivi attuali è abbastanza buona. I tipi di sensori di frequenza cardiaca utilizzati sono vari. Orologi intelligenti come il Basis Peak, ad esempio, usano un sensore ottico: un LED emette luce direttamente nella pelle e il sensore di frequenza cardiaca misura la quantità di luce che si riflette. La quantità di luce riflessa dipende dalla velocità di circolazione del sangue, per cui è possibile calcolare la frequenza cardiaca in tempo reale.
Un’altra tecnologia che ad esempio utilizzano i prodotti della Jawbone è il sensore a bioimpedenza. I sensori a bioimpedenza sono in grado di misurare la frequenza cardiaca a riposo. I cambiamenti di tale frequenza cardiaca forniscono un’indicazione della tua salute cardiovascolare.
La maggior parte dei contacalorie o fitness tracker da polso risultano quindi abbastanza accurati, avendo un errore che va dal 9% (comparabile ai sistemi di monitoraggio di laboratorio) al 23%, secondo uno studio che ha verificato l’accuratezza di 8 di questi apparecchi. Secondo questa ricerca – giusto per la cronaca – la fascia BodyMedia FIT è risultata essere la scelta più accurata. Ma la scelta in questo senso è molto ampia: si può optare per un Fitbit Ultra, un Jawbone Up, una Nike Fuel Band, etc.
Il Tasso Metabolico Basale (BMR) è il tasso al quale si bruciano delle calorie a riposo solo per mantenere le funzioni vitali del corpo, quali la respirazione, il battito cardiaco e l’attività cerebrale. Il BMR di solito rappresenta almeno la metà delle calorie che si bruciano in un giorno e può essere calcolato in base ai dati fisici che ci caratterizzano: sesso, età, altezza e peso.
I contacalorie calcolano le calorie giornaliere bruciate dal vostro tasso metabolico basale (grazie ai vostri dati fisici che gli avrete fornito); a queste sommano le calorie bruciate durante l’attività registrata dai loro sensori e in tutte le eventuali attività che inserisci manualmente. In genere, il conteggio calorico si azzererà ogni notte a mezzanotte e ripartirà da zero subito dopo.
Alcuni fitness tracker monitorano anche l’assunzione calorica. E ci sono alcuni dispositivi di fitness in cui è necessario immettere manualmente l’assunzione calorica. Ciò significa che bisogna pesare il cibo, scansionare i codici a barre oppure fare una buona stima. In genere la tua app o software di fitness calcolerà un valore approssimativo per l’assunzione di calorie.
Infine, ci sono molti fitness tracker in grado di rilevare il sonno profondo e le fasi REM. In pratica, vi sono due sensori diversi che vengono usati per il monitoraggio del sonno. Il primo è il sensore di frequenza cardiaca, che rileva quando sei alla frequenza cardiaca di riposo. Il secondo sensore per il monitoraggio del sonno è il sensore di accelerazione. Infatti, ogni volta che si sposta il braccio e ti stai sballottando, il dispositivo rileverà che non sei nella fase di sonno profondo.