Come misurare battiti polso

Tutto ciò che serve per controllare il proprio battito del polso – ovvero la propria frequenza cardiaca – è un orologio con una lancetta dei secondi o con o un cronometro digitale. Trova un luogo tranquillo, dove ti puoi sedere e non essere distratto quando stai imparando a misurare il tuo battito.

In realtà, è possibile misurare la frequenza cardiaca non soltanto sul polso, ma ovunque un’arteria si avvicini alla pelle, come appunto nel tuo polso o anche nel collo (dove si trova la grande arteria carotidea), nell’area della tempia, nell’inguine, dietro il ginocchio o in cima al piede. Puoi però controllare più facilmente il battito ponendo l’interno del polso sotto le tue dita.

In pratica, posiziona delicatamente una o due dita dell’altra mano su questa arteria. Non utilizzare il pollice perché ha un proprio impulso che si può sentire e interferire con il conteggio. Alcuni suggeriscono di contare i battiti per 30 secondi e poi di raddoppiare il risultato per ottenere il numero di battiti al minuto.

Tuttavia, il metodo più preciso per misurare la frequenza cardiaca “a riposo” – ad es. la mattina, appena dopo che ti sei svegliato, ma prima di uscire dal letto – è contare i battiti per un tempo più lungo, come ad esempio un minuto, considerato che l’unità di misura è proprio il numero di battiti al minuto. Misurare il battito solo per 30 secondi può essere utile solo per misurare la frequenza in un momento di sua rapida variazione, come ad esempio appena terminato un esercizio fisico.

Se state misurando la frequenza cardiaca a riposo per avere una misurazione più accurata potete aumentare l’intervallo di misurazione ad es. a 2 minuti – oppure fare più misurazioni da 1 minuto e poi calcolarne la media – e ridurre così il margine di errore, che altrimenti è dell’ordine di circa 1 battito, ovvero di circa l’1,6% nel caso di una frequenza cardiaca di 60 bpm, di circa il 1,2% nel caso di una frequenza cardiaca di 80 bpm e di circa il 2,5% nel caso di una di 40 bpm.

È importante imparare a valutare con precisione i battiti del polso a riposo, poiché gli errori sono dietro l’angolo. Alcuni fattori che li influenzano includono il periodo di riposo prima della misurazione, le condizioni ambientali, i metodi di misura (compresi come e dove viene preso il battito), il numero di letture, la durata della misurazione, la posizione del corpo, etc. Senza una misura precisa della frequenza cardiaca, il suo valore è limitato o, peggio ancora, fuorviante.

Il modo più accurato di misurare la frequenza cardiaca a riposo è di farlo al risveglio. Sedetevi o state stesi tranquillamente, tenendo però presente che le frequenze cardiache prese da seduti sono spesso 1-2 battiti superiori a quelle prese da sdraiati. Quindi è opportuno prendere il numero di pulsazioni del polso sempre nelle stesse condizioni, ad es. da seduti. Eseguite la misurazione della frequenza cardiaca prima di alzarvi dal letto al mattino per andare in bagno o di camminare per la prima volta.

Se invece volete misurare la frequenza cardiaca a riposo durante il giorno (ottenendo però un valore meno accurato rispetto a quello, di solito più basso, che può essere preso al mattino): sedetevi per 5 minuti in una stanza tranquilla e confortevole con le gambe incastrate, senza parlare; misurate i battiti del polso per 60 secondi oppure usate un cardiofrequenzimetro e prendete la lettura più bassa.

Potreste non essere in grado di sentire il vostro battito cardiaco (nel polso, nel collo, nell’inguine, etc.) o di contare il numero di battiti se: avete una sensibilità ridotta nelle dita; non usate la giusta pressione (troppa pressione può rallentare la frequenza cardiaca, e una pressione troppo piccola può causare la perdita di alcuni battiti); state cercando di prendere il battito in un’area coperta da troppo muscolo o grasso; vi muovete troppo mentre cercate di prendere il vostro battito.

Il controllo della frequenza cardiaca non dovrebbe causare problemi. Fate attenzione però quando si controlla il battito nel collo con l’arteria carotidea, soprattutto se si è più vecchi di 65 anni. Se premete troppo duramente, potreste avere un giramento di testa e cadere per terra.

In alternativa al metodo manuale appena descritto, è possibile acquistare un cardiofrequenzimetro per controllare automaticamente il proprio battito cardiaco nel dito, nel polso o nel petto, o perfino nel lobo di un orecchio. Questi dispositivi per la misurazione della frequenza cardiaca sono utili se si hanno difficoltà a misurare il proprio battito oppure se si desidera monitorarlo durante e dopo l’esercizio fisico, come ad esempio è piuttosto comune nella cosiddetta “cardiofitness”.



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