Cos’è la capacità aerobica, o VO2 max?

La capacità aerobica è la massima quantità di lavoro fisiologico che un individuo può fare come misurato dal consumo di ossigeno. È determinata da una combinazione di invecchiamento e condizionamento cardiovascolare ed è associata all’efficienza dell’estrazione di ossigeno dal tessuto.

La capacità aerobica è spesso indicata con “VO2 max”, che si riferisce al “volume massimo di ossigeno” che un atleta può utilizzare al minuto rispetto al peso corporeo per produrre energia durante uno sforzo totale e duraturo di pochi minuti, ben al di sopra della soglia anaerobica. In pratica, è la quantità massima di O2 in ml che un atleta può utilizzare in un minuto / kg di peso corporeo.

Viene solitamente determinata in laboratorio utilizzando un test a rampa di analisi del gas che dura diversi minuti. In tale prova, il carico di lavoro aumenta ogni pochi minuti (di solito ogni 3 minuti) finché l’atleta non può più continuare. La quantità di ossigeno (in millilitri) utilizzata per minuto per chilogrammo di peso corporeo attorno a quando viene fermata la prova è il VO2 max dell’atleta.

Negli atleti di elite, il VO2 max è spesso sui 70 o 80, anche con alcuni che arrivano a 90. Generalmente, più un atleta è aerobicamente in forma, e maggiore è il VO2 max. Gli atleti di resistenza altamente allenati possono solitamente sostenere il loro impegno a VO2 max per circa 5 minuti. Quindi una prova aerobica semplice (ma dolorosa!) sul campo – da fare con l’ok del medico o dell’allenatore – comporta un test di 5 minuti per determinare la velocità, il ritmo o la potenza VO2 max.

La capacità aerobica non va confusa con la cosiddetta capacità anaerobica. Quest’ultima è una misura di quanta potenza o velocità massima un atleta può produrre in uno sprint che dura solo pochi secondi, di solito 30. Anche la capacità anaerobica può essere misurata attraverso un test, come ad esempio il test Wingate, un test anaerobico spesso eseguito su un cicloergometro.

Generalmente, più alto è il VO2 max, e più alta è la soglia anaerobica e più veloce un atleta può andare in gare di resistenza senza affaticamento. L’allenamento può aumentare il VO2 max fino al 20%, cosa che può essere determinata mediante un test incrementale. Tuttavia, ciò è solo di interesse accademico perché il consumo di O2 non può essere monitorato durante gli allenamenti.

Tra i fattori che influenzano la dimensione e la forza del cuore, vi sono la concentrazione dei portatori di ossigeno nel sangue (l’emoglobina), la densità dei capillari e dei mitocondri nei muscoli e l’attività degli enzimi aerobici. Una allenamento adeguato migliora questi fattori e aumenta la capacità aerobica e dunque, conseguentemente, la salute cardiovascolare.



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