L’uricemia esprime la quantità di acido urico presente nel sangue. L’acido urico è il prodotto finale del metabolismo delle proteine e viene scartato per via renale. Si crea quando il corpo scompone gli alimenti che contengono composti organici chiamati “purine” (ad es. fegato, acciughe, sgombro, fagioli secchi, birra, vino), che sono create anche tramite il processo naturale di rottura cellulare nel corpo.
La maggior parte dell’acido urico, infatti, viene sciolta nel sangue, filtrata attraverso i reni ed espulsa nell’urina. A volte, il corpo produce troppo acido urico o non ne filtra abbastanza. L’iperuricemia è il nome del disturbo che si verifica quando si ha troppo acido urico nel corpo.
L’esame dell’acido urico determina quanto acido urico sia presente nel sangue. Esso può aiutare, dunque, a determinare quanto bene il tuo corpo produce e rimuove l’acido urico. Dei valori anormali dell’uricemia sono riconducibili a varie condizioni: gotta, disfunzioni renali, eccessiva assunzione di alimenti ricchi di purine (come carni e legumi), tumori a carico del sangue, etc.
La gotta è una forma di artrite che provoca gonfiore delle articolazioni, specialmente nei piedi e nelle dita dei piedi. Un’altra causa di iperuricemia è l’aumento della morte cellulare, a causa del cancro o di trattamenti del cancro. Ciò può portare ad un accumulo di acido urico nel corpo.
È anche possibile avere troppo poco acido urico nel sangue – una condizione nota come ipouricemia, rara e di solito non preoccupante – che può tuttavia essere un sintomo di malattie epatiche o renali, oppure della sindrome di Fanconi, un disturbo dei tubuli renali che impedisce l’assorbimento di sostanze come il glucosio e l’acido urico, che passano perciò nell’urina.
L’esame dell’uricemia è dunque comunemente utilizzato per: diagnosticare e monitorare le persone con la gotta; monitorare le persone che sono sottoposte a chemioterapia o trattamenti radioterapici; controllare la funzionalità renale dopo un infortunio; trovare la causa dei calcoli renali; diagnosticare i disturbi renali.
I valori normali di riferimento dell’uricemia oscillano all’incirca fra i 3,5 ed i 6,5 mg/dL. Più nello specifico, si definiscono iperuricemici gli uomini che presentano livelli di uricemia superiori a 8 mg/dL e le donne con livelli maggiori di 7,5 mg/dL. Si noti che i valori dell’acido urico possono essere misurati anche con un esame delle urine di 24 ore, ed in tal caso i valori di riferimento sono ovviamente diversi. Usate i valori di riferimento presenti sul referto per l’interpretazione corretta.
Ricordiamo che l’intervallo di riferimento, che può cambiare leggermente da laboratorio a laboratorio, esprime l’intervallo entro cui si collocano i valori di quest’esame di laboratorio per la maggior parte degli individui di un gruppo che si ritiene rappresenti una popolazione “normale” e sia stato sottoposto all’esame. Un piccolo numero di individui normali hanno quindi valori che cadono fuori dall’intervallo di riferimento, e non ha senso parlare di valori “normali” ma soltanto di valori “di riferimento”.
È bene astenersi dal mangiare o bere qualcosa di diverso da un po’ d’acqua per 4 ore prima del prelievo. Possono interferire con i risultati dell’esame le seguenti sostanze: alcool, alcuni farmaci (ad es. aspirina e ibuprofene), alti livelli di vitamina C, i coloranti utilizzati negli esami di raggi X. Pertanto, informa il medico circa i farmaci o gli integratori prescritti o da banco che stai assumendo.