Per uso medicale, si usano di solito le cosiddette “bilance a colonna”, che probabilmente avete visto in qualche studio medico. Sono bilance di più facile lettura e non sempre risultano più accurate rispetto a una bilancia da bagno, ma hanno un prezzo decisamente più elevato: a partire da circa 250 euro in su.
In effetti, oggi esistono molti tipi di bilance a colonna: ad esempio, le bilance per wellness, sport, fitness sono disponibili in diversi modelli e con funzioni avanzate. Esistono addirittura delle bilance pesapersone digitali che effettuano l’analisi della massa corporea e determinano il BMI (Body Mass Index), le quali possono venir collegate a un computer ed a software dedicati per la gestione delle relative misure e per poter stampare risultati delle analisi e relativi grafici nel tempo.
Ad ogni modo, le bilance mediche tradizionali sono le bilance a colonna meccaniche. Queste ultime sono essenzialmente di due tipi: con scala a orologio, che ricorda le bilance meccaniche da bagno di migliore qualità; con scala a stadera, che usano un sistema di contrappesi. Queste ultime possono avere anche uno statimetro meccanico per la misurazione dell’altezza di una persona.
Le bilance con colonna a stadera sono un tipo di bilance, basate sul principio della leva, consistente in un’asta metallica tarata in chilogrammi e loro frazioni, sulla quale si sposta un peso (detto “romano”). In questo tipo di bilance, la pesata si raggiunge equilibrando il peso della persona con il romano. Nelle bilance mediche a stadera, vi è anche un nonio, il dispositivo dotato di scala graduata che permette di apprezzare le frazioni dell’unità di misura.
Una tipica bilancia medica con colonna a stadera ha una portata di 200 kg, mostra (e dunque permette di apprezzare) 100 grammi per divisione, ed è calibrata nella classe di precisione III, che è una classe di accuratezza media, tipica delle bilance commerciali e industriali (ad es. conta-pezzi).
La classe di precisione di uno strumento è infatti un indice della sua accuratezza (legato alla differenza tra valore misurato e valore reale della grandezza e alla portata, o fondo scala): le bilance analitiche, usate ad es. dai chimici, hanno una classe di precisione I, mentre le cosiddette “bilance di precisione” usate in vari settori hanno una classe di precisione II.
Nota la classe di precisione di uno strumento, non è difficile determinarne l’errore assoluto massimo. Infatti, quest’ultimo è pari a (Cp x P)/100, dove Cp è la classe di precisione e P è la portata. Quindi, per una tipica bilancia medica, l’errore massimo assoluto nella misura – cioè rispetto al peso reale della persona pesata – è pari a 3 x 200 kg / 100 = 6 kg! Donde l’opportunità di verificarne, almeno periodicamente, la calibrazione con pesi campione, cosa di solito purtroppo sottovalutata.
In conclusione, se abbiamo la possibilità di acquistare una bilancia con colonna a stadera, è senz’altro preferibile a una buona bilancia da bagno. Tuttavia, non dobbiamo neppure credere che la sua lettura sarà sempre precisa in termini assoluti: con l’uso può perdere la calibrazione e dunque la sua accuratezza, per cui è sempre utile il confronto con altre bilance di pari livello e, qualora si rivelino delle discrepanze importanti (superiori a circa 1,5 kg), è bene verificare la calibrazione.