Andare in bici è un eccellente esercizio cardiovascolare ed un allenamento che può aiutare a perdere peso. Per misurare la velocità di una bicicletta esistono oggi molti computer da bici – o ciclocomputer – che sono essenzialmente dei tachimetri, ma che possono offrire anche altre funzioni che possono essere molto interessanti per chi va in bici per fitness o per esplorare nuovi posti.
Si va infatti dai ciclocomputer più semplici ed economici – acquistabili per pochi euro su siti Asiatici come Banggood e che mostrano la velocità in km/h e poco più, come ad es. il tempo trascorso e la distanza totale coperta – ai ciclocomputer più sofisticati e costosi (ad es. Garmin e altri), che possono offrire in aggiunta informazioni tipo la frequenza cardiaca, le calorie bruciate, ed eventualmente la posizione, la mappa della zona, le previsioni meteo e la possibilità di interfacciarsi al proprio smartphone.
Un tipico computer da bici ha un piccolo componente montato su uno dei raggi della ruota anteriore e un ricevitore montato sulla forcella anteriore. Il sistema funge da sensore della velocità. Infatti, ogni volta che il raggio attraversa la forcella, conta come una rivoluzione della ruota. Devi inserire nel ciclocomputer il diametro della ruota in modo che i giri compiuti possano essere convertiti correttamente nella distanza percorsa. Il computer misura anche il tempo. Combinando questi due pezzi di informazioni, calcola facilmente la velocità istantanea e la distanza totale coperta.
A soli 16 km/h un individuo che pesa 90 kg brucia oltre 360 kcal in un’ora di pedalata in bici. La maggior parte delle persone trova che il monitoraggio del proprio esercizio fisico aiuta a raggiungere gli obiettivi prefissati. Non è difficile misurare la velocità media tenuta in una pedalata in bici anche senza avere un ciclocomputer: basta misurare il tempo per il quale si pedala (espresso in ore) e la distanza coperta (espressa in km). La velocità media è data dalla distanza percorsa divisa il tempo.
Ciò è facile da fare se si percorre un percorso di distanza nota (ad es. grazie all’ausilio di tool online come Google Maps) oppure si usa un odometro da bicicletta. Un odometro, infatti, è uno strumento – analogico o digitale – che misura la distanza percorsa, in chilometri, e che in teoria può essere usato anche per misurare la distanza percorsa durante una passeggiata a piedi.
In pratica, registra i tempi di inizio e di fine della tua corsa in bicicletta. Se utilizzi un odometro per misurare la distanza anziché percorrere un percorso di lunghezza nota, registra anche le letture di partenza e di fine corsa dell’odometro. Sottrai l’ora di inizio dal tempo di conclusione per conoscere la durata in minuti della corsa e trasformala in ore dividendo questo numero per 60. Dopodiché sottrai la lettura iniziale dell’odometro da quella finale per trovare la distanza coperta.
Ad esempio, se l’ora di inizio è le 6:30 e finisci alle 7:42, la durata è 1 ora e 12 minuti, ovvero 72 minuti, pari a 72 / 60 = 1,2 ore. Se la lettura iniziale dell’odometro era di 125,5 km e la lettura finale era 137.5 km, hai 137,5 meno 125,5 km, ovvero 12,0 km. Quindi, la velocità media – che è data dalla distanza percorsa diviso il tempo trascorso per percorrera – è pari a 12 km / 1,2 ore = 10 km/h.